Gabriello Santoni, storica distilleria toscana fondata nel 1957, ha registrato un incremento del fatturato del +113% nel 2023, con previsioni di ulteriore crescita del +20% per il 2024. L’azienda continua a espandersi in mercati chiave come Francia, Regno Unito, Stati Uniti e Cina, confermandosi come un riferimento nel settore dei liquori e distillati.
Gabriello Santoni è il capostipite della famiglia di Chianciano Terme che nel 1961 ha creato il Rabarbaro Santoni e l’Amaro di Chianciano, unico nel suo periodo ad avere solo 16 gradi e per questo ancora attuale, che tutti ricordano per l’etichetta con la cartina geografica della provincia senese. Gli spirits Santoni si sono affermati negli anni sia in Italia che all’estero e sono un simbolo dell’Italian Life Style. La cura artigianale, unita allo spirito innovativo, consente oggi a Stefano Santoni di proseguire la storia di famiglia con tutti i prodotti e con Amaro Santoni valorizzando il rabarbaro, ingrediente che nel Rinascimento ha reso la Toscana un’avanguardia nella conoscenza e lavorazione delle spezie che arrivavano dall’Oriente.
“La nostra crescita è il risultato di un equilibrio tra tradizione e innovazione”, afferma Stefano Santoni, Ceo dell’azienda. “Abbiamo investito il 30% del nostro fatturato in nuove tecnologie produttive e in linee di imbottigliamento automatizzate, che hanno migliorato la nostra efficienza operativa”. Particolarmente nota per i suoi liquori tradizionali, la gamma di prodotti Gabriello Santoni è composta da oltre 10 etichette che affondano le radici negli anni Sessanta e che incarnano l’eccellenza dell’artigianato liquoristico toscano. La linea storica, che include il Rabarbaro Santoni e l’Amaro di Chianciano, rappresenta il cuore della produzione e ha contribuito a una crescita complessiva delle esportazioni del 50% rispetto all’anno precedente. Questo posizionamento ha permesso alla distilleria di ottenere una quota di mercato crescente negli Stati Uniti e nel Regno Unito, mercati che da soli rappresentano il 40% delle vendite internazionali.
L’azienda ha recentemente completato un’importante ristrutturazione del sito produttivo a Chianciano Terme, con un investimento totale di 2,5 mln di euro, supportato da finanziamenti regionali e dal Programma Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Questi fondi hanno permesso di implementare numerose iniziative volte alla valorizzazione del territorio e alla sostenibilità, un pilastro fondamentale della filosofia aziendale.
Come parte di questo progetto, la casa toscana sta preparando l’apertura di un orto botanico e di un centro di accoglienza per il pubblico, previsti per la primavera del 2025. Queste strutture saranno destinate a promuovere l’interazione con la comunità locale e a rafforzare la presenza del marchio nel panorama internazionale. Un luogo nel quale gli ospiti, legati al mondo dell’ospitalità del lusso toscano, potranno vivere vere e proprie esperienze multisensoriali, contribuendo a rafforzare il brand sia a livello nazionale che globale.
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