di Carolina Mirò | Chi lo conosce bene lo definisce come sinonimo di “eleganza assoluta, velleità e moda”: è il 1930 Cocktail Bar, noto anche per essere il secret private club più famoso d’Italia, punto di incontro di soci, esperti e appassionati dell’alta miscelazione. Nato nel 2013 per iniziativa di Gruppo Farmily, il 1930 è uno speakeasy dall’atmosfera retrò. Pochi sanno dove si trova, eppure è conosciuto in tutto il mondo. Come vuole la tradizione degli speakeasy, infatti, il suo indirizzo è noto solo a pochi eletti: per accedervi è necessario instaurare un rapporto di amicizia con i soci di Farmily. E per amicizia si intende una relazione che va curata e coltivata nel tempo. Il locale è gestito da Benjamin Fabio Cavagna. È lui l’anima di questo luogo dal fascino misterioso, dove ci si può rilassare, godere un buon drink leggendo un libro o ascoltando musica dal vivo. Ispirato all’era del proibizionismo e ai ruggenti Anni Venti, il 1930 è curato in ogni dettaglio: poltrone di velluto, salottini privati in ogni angolo, abat-jour, armadi, cassettoni, grammofoni, un pianoforte e un bancone in legno a regnare sulla scena.
Tra i migliori al mondo
Tra i più famosi secret bar del mondo, il 1930 è nato da un’idea di Flavio Angiolillo e Marco Russo ed è divenuto nel corso degli anni un punto di riferimento della miscelazione globale. Nel cuore di Milano, questo locale rappresenta un’eccellenza invidiabile per qualità e servizio. Non provate nemmeno a cercare l’indirizzo perché, come già detto, è segreto, così come non troverete nessuna insegna all’esterno: l’ingresso è una sorta di bottega e vi assicuro che non vi verrà, passandoci davanti, minimamente l’idea che in quel luogo si celi un blasonato speakeasy. Elegante e intimo, il “30”, come viene chiamato dagli habitué, è un simbolo dell’alta miscelazione, un luogo dove la sperimentazione e la ricerca sono fondamentali, così come l’attenzione al classico. Entrando nel locale troverete una prima sala arredata minuziosamente fra mobili d’epoca e velluti, con il banco sulla stanza di destra, piccolo e sontuoso. Scendendo per una scala si accede al piano inferiore, anch’esso estremamente curato, con le sue pareti a mattoni a vista e con un’atmosfera differente, più fumo- sa e intima. Il 1930 fa parte della grande famiglia del Mag Café ed è nato proprio con lo scopo di dare una “casa” più intima agli amici e appassionati di miscelazione del noto locale milanese. Potremmo definirlo anche come il “salotto buono” di Farmily, che rappresenta la massima espressione di un’eleganza ricercata e raffinata. Benjamin Cavagna, Bar Manager, è un perfetto padrone di casa, cerimoniere e alto sacerdote di questo tempio della miscelazione, presente in tutte le più importanti classifiche del mondo. Indubbiamente il 1930è uno di quei locali che hanno fatto la differenza durante la cosiddetta “rinascita del classico” o, se preferiamo, nella Speakeasy Era italiana. L’eleganza e il servizio sono impeccabili, ma senza esagerazioni: al ’30 ci si sente a casa, trattati in modo familiare senza troppa attenzione all’etichetta, ma coccolati in un ambiente di grande gusto. La miscelazione è sublime, sofisticata e in grado di stupire anche i palati più raffinati. La ricerca è uno dei punti fermi al 1930, una sperimentazione che rimane pur sempre legata ai cardini di un’eleganza dal sapore classico.
Che cosa si beve?
Il 1930 Cocktail Bar offre un ottimo assortimento di Whisky e la sua drink list cambia stagionalmente, proponendo cocktail sempre all’avanguardia, studiati e presentati in maniera sofisticata e creativa. La drink list proposta attualmente si chiama Europa ed è ispirata all’invenzione che ha rivoluzionato la storia: la nascita della stampa. Protagonista della drink list è un esclusivo “inchiostro” alcolico aromatizzato al Bitter Fusetti che, grazie anche a un timbro creato dallo staff del 1930, è stato utilizzato per stampare il menù su una speciale carta edibile. I quindici cocktail della lista si ispirano a luoghi e tradizioni del Vecchio Continente. Così, se il Baklava è un cocktail tributo alla zona dei Balcani e della Persia, che ricrea il dolce tipico con cannella, frutta secca, arance e succo di limone al biscotto, il Dolomites, che celebra il Centro Europa come territorio dove si è combattuta la Prima Guerra Mondiale, ha un sapore salino, grazie ad una soluzione realizzata con minerali presenti su queste montagne. O, ancora, l’Iberic Mead, con una base alcolica di Sherry, ha un sapore aspro-acido che riporta in Spagna, mentre il Pulcinellas Secret è strettamente legato al Sud Italia e contempla alcuni ingredienti necessari per la preparazione dei dolci tipici della tradizione meridionale: il babà, i cannoli e la pastiera. Non manca nemmeno un richiamo alla Scozia e al suo insaccato tipico con lo Scottish Haggis: una variante dell’Old Fashioned con uno sciroppo fatto con l’Haggis. E qui il sapore è forte e deciso.