Consigliati da Mixology Mag: Zombie e Mai Tai

di Jacopo Lancerin |  Insieme ai loro creatori, Donn Beachcomber e Trader Vic, lo Zombie e il Mai Tai sono i drink che hanno fatto la storia del Tiki, una miscelazione che ha al suo interno molti stili differenti, a seconda delle interpretazioni dei singoli bartender e del periodo storico.

Zombie  

Lo Zombie, creato nel 1934, è uno dei drink più famosi di Donn Beachcomber. “Se non potete arrivare al paradiso, lo porterò io da voi!”, diceva Donn, la cui fortuna è legata al successo del suo primo bar, il Don’s Beachcomber di Hollywood. Nel locale si gustano sapori completamente nuovi per l’epoca, frutto di studi sulle tecniche e di una grandissima conoscenza del Rum, il distillato che ha permesso di innovare la storia della miscelazione. I cocktail di Donn sono esclusivamente a base Rum, con l’inserimento di altri ingredienti che hanno la funzione di esprimere al massimo quest’ultimo; quelli di Donn sono gli unici drink puramente esotici, al rum, di grande difficoltà di preparazione, grande complessità di aromi e dalla tecnica ineguagliabile. La storia racconta che Donn abbia creato lo Zombie per un cliente che da lì a poco avrebbe dovuto affrontare un lungo viaggio in aereo e che, preso dalla paura di volare, aveva chiesto una spintarella alcolica per affrontarlo. Ecco il perché dell’espressione “Zombie is not a lemonade”: essendo un drink con un elevato contenuto alcolico, se ne raccomandavano non più di due a persona.

La ricetta

  • 45 ml Ron Cubano
  • 45 ml Rum Jamaicano
  • 30 ml Rum Overproof (75% vol)
  • 15 ml Don’s Mix (1 parte di sciroppo di cannella miscelato con 2 parti di succo di pompelmo giallo)
  • 15 ml Falernum
  • 20 ml succo di lime
  • 1 barspoon Granatina
  • 1 dash Angostura
  • 2/3 gocce Pernod

Mettere gli ingredienti in un Milk-shake mixer, frullare per alcuni secondi con 150/170g di ghiaccio a neve. Versare in un tumbler alto con rametto di menta e cannuccia (si formerà un leggero strato di ghiaccio in superfice).


mai taiMai Tai  

Il Mai Tai è il drink messo a punto da Trader Vic, soprannome di Victor Jules Bergeron Jr, figlio di negozianti che a Oakland apre, nel 1934, l’Hinky Dink’s, un pub molto apprezzato, che farà da base al suo business. Durante una gita a Hollywood, Victor entra nel Don the Beachcomber e capisce che lo stile polinesiano può essere la chiave per il suo successo. Rivoluziona il suo locale e ha l’intuizione vincente di associarsi alle grandi catene alberghiere, Western e Hilton, dando vita ai locali Trader’s Vic. Tornando al Mai Tai, va detto che la primogenitura di questo cocktail è da attribuire a Don The Beachcomber, che ne aveva già elaborato una ricetta, ma è senza dubbio Trader Vic il creatore del Mai Tai che beviamo tutt’ora. Nel 1953, quando la Matson Lines, compagnia di navigazione turistica, commissiona una drink list da inserire nel menù degli alberghi dove alloggiano i passeggeri amanti delle atmosfere esotiche inventate negli anni Trenta da Donn, Vic inserisce in lista il Mai Tai. A differenza dei drink di Donn, il Mai Tai tutt’ora è un classico perché è facile da replicare e, ovviamente, buono.

La ricetta  

  • 60 ml J.Wray and Nephew 17
  • 15 ml French Garnier Orgeat
  • 15 ml Holland DeKuyper Orange Curacao
  • 7,5 ml Rock Candy Syrup
  • 30 ml succo di lime

Mettere gli ingredienti in uno shaker. Shakerare e filtrare in un bicchiere. Decorare con menta fresca.