Jigger & Pony: Quando il classico è una scoperta

di Carolina Mirò | Il Jigger & Pony è un protagonista della vita notturna di Singapore. Fondato nel 2012, il locale si distingue per i suoi cocktail classici preparati con liquori artigianali provenienti da tutto il mondo e prende spunto, nel proprio nome, dalla miscelazione del XIX secolo, epoca nella quale le ricette dei cocktail indicavano le quantità in jigger, il misurino a doppio cono usato per versare gli alcolici, e pony, unità di misura ormai accantonata, che corrisponde a ¾ oz. Nel Jigger & Pony ci sono tutto il senso dell’ospitalità e l’esperienza internazionale del suo fondatore, Indra Kantono. Originario dell’Indonesia, Kantono ha trascorso la sua adolescenza a Singapore, ma ha perfezionato i propri studi negli Stati Uniti. Si è laureato presso la Stern School of Business della New York University, ha lavorato per una società di private equity ed è da anni considerato una delle 100 figure più influenti del mondo dei bar. Il locale fa parte dell’omonimo Gruppo che include altri bar e ristoranti di Singapore: il Gibson, cocktail bar che figura al numero 25 della classifica dei 50 migliori bar asiatici del 2020, il Live Twice, locale ispirato al Giappone moderno, l’Humpback, un ristorante di pesce, il Rosemade, un American Grill, il Sugarhall, locale specializzato in Rum, e il Caffe Fernet, un ristorante-bar italiano.

Un mix vincente di classico e moderno

Il Jigger & Pony si sviluppa su due livelli all’interno dell’Amara Hotel di Singapore e ha una capienza di 140 posti a sedere. Il primo piano ospita il bar principale, con un bancone e accoglienti nicchie delimitate da separé, mentre sul soppalco si trova uno spazio più intimo, con un bar pensato per ospiti in gruppi più ristretti, alla ricerca di un’atmosfera più discreta. Il re della miscelazione dietro al banco è Uno Jang: l’Head Bartender del Jigger & Pony, prima di arrivare a Singapore nel 2015, ha scoperto la propria passione per l’ospitalità in Corea. Fedele a un’idea di bartending che non può prescindere dalla “maestria artigianale”, a proposito del modo di lavorare del suo team Jang dice: “Ricerchiamo i cocktail classici, analizziamo gli elementi individualmente e troviamo aree di miglioramento”. Jang è anche la mente dietro alla nuova drink list “Identity” presentata dal Jigger & Pony nel 2023: “Ogni cocktail in questo menu mette in risalto i nostri punti di forza, la diversità delle idee che rappresentiamo e le storie del nostro bar, dei bartender e della comunità, che contribuiscono tutti alla nostra identità”. Insieme al lancio di Identity, il locale ha rinnovato anche la propria immagine, modernizzando il logo e dotando il personale di nuove uniformi ispirate alla Francia del 1800, un’epoca nella quale le condizioni di lavoro richiedevano abiti più durevoli, ma anche simboleggianti ideali progressisti e con un fascino gender fluid.

Che cosa si beve

Nella nuova drink list, oltre ai reinventati Dirty Martini e Godfather, spiccano l’Ugly Tomatoes e l’Honey Magnum, due cocktail che ben esprimono anche l’attenzione del Jigger & Pony al tema della sostenibilità e il suo senso di appartenenza alla comunità locale. L’Ugly Tomatoes (letteralmente: “pomodori brutti”), è un cocktail dolce e salato servito in bicchieri Kimura Crumple e contenente pomodori provenienti da Genting Highlands, una località collinare a qualche chilometro da Kuala Lumpur, Gin Hapusa Himalayan e kummel fatto in casa. La particolarità sta proprio nei pomodori: si tratta di frutti di “seconda scelta”, ritenuti troppo “brutti” per la vendita al dettaglio, il cui utilizzo però, insieme a quello del bicchiere dalla silhouette ondulata, lancia il messaggio secondo il quale la forma, se c’è la sostanza, può passare in secondo piano. Con l’Honey Magnum, invece, prende corpo l’idea di quella che potremmo definire una miscelazione di prossimità: nel drink è infatti presente un miele locale crudo, prodotto da Nutrinest, apiario urbano di Singapore. Il drink contiene anche Bourbon Woodford Reserve, vino alla fragola e barbabietola rossa.