Tripstillery: percorsi di distillazione

di Giorgia Andrei | Tripstillery è una micro-distilleria artigianale, dove distillati, liquori e amari sono prodotti a mano in piccolissimi lotti. Questo luogo che richiama una tecnica antica, ma che è immerso nei grattacieli di Porta Nuova, uno dei quartieri più moderni e trendy di Milano, ha una particolarità: non è, infatti, solo una distilleria, ma anche un cocktail bar.

“Tripstillery ha rivoluzionato il concetto di cocktail bar, aprendo un nuovo capitolo della Milano da bere”, dice Flavio Angiolillo, fondatore nel 2022 di questo locale sperimentale e poliedrico, che ha portato nel capoluogo lombardo un concept innovativo.

Tripstillery fa parte di Farmily Group ed è stata la prima distilleria con bar all’interno in Italia e, dopo Oslo, la seconda in Europa.

La distilleria

La distillazione avviene con un alambicco discontinuo da 50 l, progettato e costruito dagli stessi titolari dell’attività. Scaldato a bagnomaria, l’alambicco permette l’estrazione aromatica anche tramite corrente di vapore ed è ben visibile, al centro della distilleria.

Ogni fase del processo produttivo, dalla distillazione all’imbottigliamento, può essere quindi osservata dai clienti, mentre si godono un drink al tavolo o al bancone. La particolarità di Tripstillery è la possibilità di creare distillati personalizzati in piccolissimi lotti.

A partire da un minimo di 45 bottiglie, è possibile realizzare il proprio Gin, Amaro o liquore, scegliendo insieme a Francesco Zini, master distiller, le botaniche e i bilanciamenti. Il risultato è un prodotto unico, che può essere brandizzato: un grafico è, infatti, a disposizione per definire l’estetica della bottiglia, dall’etichetta al colore della gommalacca che sigilla il tappo.

Tripstillery offre così al cliente un vero e proprio percorso nel quale definire ogni dettaglio del proprio distillato, degustando e confrontandosi con professionisti del settore.

Quanto ci piace distillare 

Chi entra in Tripstillery apprezza soprattutto la possibilità di scegliere i distillati che vengono prodotti a pochi centimetri da dove sono consumati. Un elemento, questo, particolarmente distintivo in un settore che vede proporre “sempre le stesse etichette”.

Tra i distillati prodotti nel locale milanese che meglio rappresentano l’attenzione all’unicità delle proposte, c’è l’Oleato, un prodotto che parte dalla lavorazione di olio d’oliva, olive taggiasche e la loro foglia.

“L’olio viene fatto prima macerare in alcool puro per estrarne le complessità aromatiche e poi distillato in alambicco insieme a olive e foglie. In fase di diluizione viene aggiunta una piccola percentuale di acqua di mare, che dona al distillato una nota sapida e minerale”,  spiegano Angiolillo e Zini.

“Il risultato è un distillato pieno, intenso ed elegante, estremamente interessante e unico, sia da bere liscio sia usato in miscelazione”.

Un’esperienza sensoriale unica

Tripstillery è anche una cucina con una proposta gastronomica ricca di sapori, preparata con ingredienti di prima qualità. Il locale, su una superficie di 220 mq, richiama atmosfere scandinave e contemporanee ed è curato in ogni dettaglio: la grande vetrata del laboratorio dedicato alla distillazione, due enormi banconi retroilluminati, sedie con frasi ironiche, un grande dipinto a base di caffè e una parete di fotografie che ritraggono una Milano deserta, immortalata dall’alba al tramonto.


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