di Pauline Rosa | I Bitter potabili si consumano miscelati o da soli, mentre i Bitter non potabili sono dosati solitamente in gocce, sono molto più concentrati e contengono meno zucchero. Focalizziamoci su questa seconda categoria e vediamone utilizzo e preparazioni grazie a suggerimenti di amici bartender.
A nota singola o combinati?
Il primo suggerimento arriva da Bob Petrie. Bob propone il Cardamom Old Fashioned, un elegante cocktail che include Rye Whiskey, sciroppo d’acero, alcune gocce di Bob’s Cardamom Bitters e una scorza d’arancia come garnish.
Bob ha introdotto prodotti complessi a sapore singolo che permettono al mixologist di aggiungere una nota specifica e controllata al cocktail. Allo stesso tempo, però, molti dei Bitter a nota singola possono essere combinati per creare strati di complessità e sapore.
Gocce dal sentore affumicato

Edoardo Sandri, Head Bartender dell’Atrium Bar all’interno del Four Season Firenze, propone Sherlock Holmes, un cocktail che utilizza delle gocce con un carattere legnoso e affumicato, Smoke and Oak.
Gli ingredienti sono: 50 ml di Martinez ridistillato (composto da Tanqueray Ten, Mancino Amaranto, Maraschino Luxardo, Earl Grey, Liquid Smoke e zest di limone), 30 ml di soluzione citrica (aceto di lampone, Verjus, Pimm’s e zucchero), 40 ml di Indian Tonic Water e gocce di Smoke and Oak.
Il cocktail vuole ispirare l’iconica immagine di Sherlock Holmes, fondendo astuzia e mistero con la sofisticazione del Martinez e ogni sorso è un’indagine sensoriale. I sapori, complessi e intriganti, riflettono l’ingegno del celebre detective.
Dal caffè all’ibisco
Dal Dry Milano arriva un twist sull’Old Fashioned, dove l’Angostura viene infusa con del caffè brasiliano: il New Fashioned, che contempla Bourbon Whiskey, Amaro Lucano, Vanilla Yoghurt, miele di castagno e Angostura al caffè.

Cinematic Fashioned è il nome della proposta di Annalisa Butricchi, Bar Manager del cocktail bar presso Il Borro di Ferruccio Ferragamo. Gli ingredienti sono 60 ml Bourbon Woodford Reserve,10 ml caramello ai popcorn e 8 dash di Bitter all’ibisco, che vanno a creare un twist giocoso, all’insegna dell’home-made.
Il Bitter all’ibisco nasce facendo macerare 120 ml di vodka in sottovuoto per 20 giorni con mezza radice di zenzero, una scorza di limone, due fiori di anice stellato, 3 g di chiodi di garofano, 10 g di ibisco disidratato, 3 g di genziana.
Nell’arco dei 20 giorni è necessario agitare quotidianamente la busta in sottovuoto, da mantenere a temperatura ambiente e al buio. Passati i 20 giorni, il composto viene filtrato fino alla rimozione totale dei grumi, dopodiché va lasciato riposare per 72 ore.
Dai funghi alle noci
Un’altra interpretazione dell’Old Fashioned viene da Barcellona. Qui Gianluca Basso ci porta un cocktail fuori menù del Bar Farola. Il cocktail include un Rum alla nocciola, uno sciroppo alle castagne e un Bitter home-made ai funghi champignon, immersi dentro Angostura per due giorni.
Myles Cunliffe, Educator e Trainer nel mondo mixology, di base a Brighton, propone una versione del Treacle, un twist sull’Old Fashioned creato da Dick Bradsell. Nel drink si utilizza Bitter alla noce al posto dell’Angostura. Gli ingredienti, 50 ml di rum invecchiato, 5 dash di Bitter alla noce e 5/10ml di sciroppo di zucchero, vanno mescolati con aggiunta di succo di mela. Si guarnisce, infine, con una stecca di cannella e una fetta di mela disidratata.
Spezie giapponesi
Il drink Hayez, ispirato all’omonimo artista, è un cocktail realizzato al Rasputin di Firenze, che richiama le origini di Sour. Il drink presenta più aromaticità grazie a spezie come il pepe bianco, alla lavanda e alle note di fumo di Kilchoman Machir Bay, e ha una parte fruttata di Bergamotto e Mango. Completa la creazione un bitter realizzato con Shichimi Togarashi, un mix di spezie giapponese, composto da Peperoncino Togarashi, Scorza di Mandarino, Alga Nori, Semi di Canapa, Semi di Sesamo, Semi di papavero e Pepe Sansho.
Per chi ama la tradizione

Enrico Gonzato, Bartender, Bar Consultant e creatore di “Vivi Miscelato”, propone un cocktail che utilizza Dandelion & Burdock Bitter di House of Botanicals.
Questo Bitter è stato creato in Scozia, ispirandosi a una bevanda del 1300 di Tommaso d’Aquino che, simile a un leggero idromele, veniva utilizzata per scopi medicinali.
Nel 2021, nella veste di Head Mixologist presso la Jumeirah Carton Tower, Enrico Gonzato crea Mango & Dandelion, un twist sul Martini cocktail, decretato Best Martini of the Year da Bar Chic Magazine.
La ricetta? 70 ml Vodka, 2,5 ml di mango lactofermentato, 2,5 ml di Pietro Nicola Pescaro, 10 ml di Vermouth dry e 1 dash di Dandelion & Burdock Bitter.
Da accompagnare con mango pickle. Come finish si usa l’essenza Mercato Coperto.
Dalle arance al cioccolato
Al Cocktails in the City, evento londinese organizzato da Andrew Scutts, lo scorso luglio, i ragazzi di Henson’s Bar hanno inserito nella loro drink list l’Old Hickory, cocktail classico che prevede Vermouth dolce, Vermouth Dry, Angostura e Orange Bitter. Un cocktail da aperitivo born in New Orleans, Vermouth e Bitter-based, che non stanca.
135 Years Anniversary è il cocktail del nuovo menù, uscito nell’ autunno 2024, che propone l’American Bar del Savoy London. Il drink utilizza una tipologia di Bitter gourmet e golosi come quelli al cioccolato, uniti all’Angostura.
Per prepararlo: 3 dash Angostura Bitter, 3 dash Bitter Truth Spiced Chocolate, 10 ml Discarded Cascara Vermouth (Vermouth ottenuto dalla buccia delle bacche di caffè), 15 ml di Cocchi Dopo Teatro, 10 ml Rum Hampden Estate 8yo, 40 ml Glenfiddich 21yo Whisky.
Infine, una ricetta spicy viene da Rules, il più storico ristorante di Londra che ha al suo interno il cocktail bar e il Winter Garden.
Ideato da Brian Silva, Naughty Mac è un twist sul Whisky Mac e vede come ingredienti Naked Malt, King’s Ginger Liqueur e Jalapeño Bitter. Da servire on the rocks con un twist di limone.
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