Classic cocktail: Old Fashioned

di Andrea Lazzaretti | L’Old Fashioned è un cocktail per gli amanti del Whiskey. Catalogato dall’International Bar Association come uno dei drink indimenticabili, la sua storia ha radici nel XIX secolo. Una della prime tracce dell’Old Fashioned è contenuta nella celebre guida per bartender del Professor Jerry Thomas, nella quale fu inserito con il nome di Old Fashioned Holland Gin Cocktail, con una ricetta che tuttavia, sebbene simile nel Dna a quello che intendiamo per Old Fashioned, non menzionava il Whiskey. Appare poi, nel 1880, in un articolo su un noto quotidiano statunitense, nel quale si legge che in un incontro organizzato da Samuel Tilden, già Governatore dello Stato di New York e candidato democratico alla presidenza degli Stati Uniti nel 1876, sarebbero stati serviti degli Old Fashioned cocktail. È un cocktail di grande successo, menzionato in canzoni, la più celebre è “Make It Another Old-Fashioned, Please” di Cole Porter, e divenuto iconico anche in più recenti serie televisive, come “Mad Man”, il cui protagonista ne è un appassionato.

La storia

Le origini dell’Old Fashioned riportano a due luoghi in particolare, il Pendennis Club di Louisville, nel Kentucky, e l’hotel Waldorf-Astoria, un albergo di lusso di New York, e a un personaggio: il colonnello James E. Pepper, appartenente a una famiglia di distillatori di Bourbon, il Whiskey che prende il nome da una contea del Kentucky. Pepper era membro del Pendennis Club e un habitué del Waldorf-Astoria. Al Pendennis Club il colonnello aveva assaggiato un drink molto simile all’Old Fashioned e ne aveva trasmesso la ricetta al barman dell’hotel newyorkese. A rivendicare l’invenzione del cocktail sono comunque i membri del club fondato nel 1881, dove proprio in onore di Pepper, amante del Whiskey, era stato creato il drink.

È quindi la città di Louisville che resta romanticamente legata all’Old Fashioned, tanto da celebrarne ogni anno, a giugno, la nascita con la manifestazione “Old Fashioned Fortnight”.

Ma la storia di questo cocktail si spiega anche con il modo in cui si beveva il Whiskey all’epoca: i distillati erano di pessima qualità e la loro natura pungente veniva stemperata aggiungendovi zucchero e Bitter.

Con il tempo, man mano che i cocktail diventavano più complessi, i bevitori abituati a drink poco elaborati iniziarono a chiedere ai bartender qualcosa che li facesse tornare a gustare sapori del passato.  La miscela originale quindi, anche se con ingredienti in proporzioni diverse, tornò in voga e prese il nome di “Old Fashioned”.

L’Old Fashioned nel XX secolo

Durante il proibizionismo, la semplice formula “vecchio stile” si è evoluta in una miscela fruttata con arancia e ciliegia, che avrebbe regnato per i decenni a venire. Alcuni teorizzano che il frutto fosse usato per mascherare il cattivo sapore del whisky usato in quegli anni, mentre secondo altri il cocktail era stato confuso con altre bevande che richiedevano frutta. In ogni caso, questa versione “confusa” sarebbe stata la più gettonata fino alla metà del secolo scorso.

Quando, poi, negli anni Novanta un gruppo di bartender iniziò a interessarsi al passato per studiare e comprendere le origini dei drink che miscelavano, si aprì un periodo di rinascita dei cocktail classici come l’Old Fashioned: Dale Degroff, Dick Bradsell e Julie Reiner, solo per citarne alcuni, divennero pionieri del moderno rinascimento della miscelazione. Furono riscoperte numerose ricette originali che andarono a sostituire quelle versioni fruttate dei decenni precedenti.

Come si prepara?

Per molti bartender l’Old Fashioned è la prima e più importante bevanda di cui apprendere le basi e su cui poi sviluppare idee nuove. I suoi pochi e semplici ingredienti, infatti, lo rendono uno dei drink più facili da modificare. Le possibilità sono infinite: si può cambiare il distillato; si può sostituire lo zucchero con un altro dolcificante, come lo sciroppo d’agave o d’acero, il miele, la marmellata; si può utilizzare, in alternativa al Bitter Angostura, qualsiasi altro Bitter disponibile. Le variazioni nascono anche modificandone la diluizione con un the o con un infuso.


Le ricette

L’originale del 1806

  • 2 oz di bourbon
    1⁄2 cucchiaino di zucchero
  • 3 gocce di Angostura Bitter
  • 1 cucchiaino di acqua
  • guarnizione: scorza d’arancia

La versione anni Sessanta

  • 2 oz di whisky
  • 3 gocce di bitter
  • 1 zolletta di zucchero
  • guarnizione: spicchio d’arancia e ciliegia al maraschino

La versione Viejo Estilo

  • 10 ml di sciroppo d’agave
  • Bitter pompelmo e mandarino
  • 30 ml di Tequila
  • 20 ml di Metzcal
  • zest di pompelmo

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