di Chiara Malla |
In qualità di addetto alla manipolazione e somministrazione delle bevande e degli alimenti, il bartender è obbligato a frequentare il corso di formazione HACCP (Hazard Analysis and Critical Control Points) per l’autocontrollo alimentare e la gestione dei rischi relativi, volto alla tutela della salubrità degli alimenti somministrati (bevande ed alimenti), secondo quanto previsto dal Regolamento Europeo 852/2004.
Il corso HACCP per barista, che sostituisce l’ex libretto sanitario, prepara il candidato a tutte le attività che andrà a svolgere riguardo la manipolazione, la preparazione e la somministrazione degli alimenti e delle bevande. Le mansioni del barista sono molteplici e tutte molto delicate da un punto di vista igienico, soprattutto per quanto riguarda i rischi di contaminazione causati da sostanze tossiche e microrganismi. Il barista dovrà quindi essere in grado di valutare il rischio, analizzare le possibili cause e, soprattutto, eliminarlo o ridurlo al minimo: grazie al corso HACCP, l’addetto sarà in possesso di tutte le competenze necessarie per svolgere l’attività in sicurezza.
Sono soggetti alla formazione HACCP obbligatoria (e al conseguimento dell’Attestato HACCP) gli addetti di bar, ristoranti, chioschi e simili; laboratori alimentari artigianali; imprese che producono semilavorati e additivi per l’industria alimentare. Il corso affronta, tra gli altri temi, quello della sanificazione, ossia impartisce istruzioni su come eliminare batteri e agenti patogeni al fine di ridurre al minimo il rischio di contaminazione. Le norme così apprese sono importanti anche nella preparazione delle basi dei drink e di altri preparati per i cocktail. Il corso HACPP, inoltre, forma i candidati anche relativamente all’igiene personale, sempre in un’ottica rivolta al controllo della contaminazione degli ambienti professionali in cui si lavorano gli alimenti.
Corsi HACCP finanziati
Come riportato nell’articolo pubblicato sul primo numero di Mixology MAG, in Italia esistono degli strumenti di finanziamento per i lavoratori di imprese di qualsiasi dimensione, dal cocktail bar con un cameriere fino alle strutture più organizzate con decine di dipendenti: i Fondi Interprofessionali per la formazione continua. Alcuni di questi fondi, a seconda del proprio regolamento interno, finanziano, tramite gli enti di formazione accreditati, anche i corsi sulla formazione obbligatoria come il corso HACCP. Grazie a questo meccanismo l’impresa riesce ad abbattere i costi della formazione e garantire una maggiore sicurezza, per i propri lavoratori e per la propria clientela.
Da sapere
La durata del corso HACCP varia da Regione a Regione, in quanto è la normativa regionale a definire i tempi e i metodi di formazione. Una volta scaduta la validità dell’attestato, il corso non deve essere effettuato ex novo, ma richiede un semplice aggiornamento.