Mavolo, la storia continua

di Giorgia Andrei | È in una piccola distilleria che inizia, nel 1962, la storia di Mavolo. Qui, infatti, Antonio Mavolo avvia un’attività di distillazione e imbottigliamento con vendita al dettaglio di bevande. Saranno poi i figli, Alessandro ed Elisabetta, negli anni Duemila, a orientare l’attività verso la commercializzazione di liquori nel canale ingrosso, partendo dalla loro regione, il Veneto, per poi espandersi in tutta Italia.

Oggi Mavolo Beverages figura tra le cinque migliori aziende di distribuzione di bevande, liquori e spirits a livello nazionale e nel 2022 ha realizzato 93 milioni di fatturato, registrando una crescita di oltre il 20% rispetto all’anno precedente. Se queste proiezioni saranno confermate anche sui prossimi mesi, l’azienda chiuderà il 2023 superando l’obiettivo dei 100 milioni di fatturato. Come ha detto recentemente Alessandro Mavolo, Ceo della società di Carmignano di Brenta, in provincia di Padova: “La domanda di liquori e spirits upmarket di fascia alta sta trainando il mercato e questa tendenza sarà destinata a imporsi nei prossimi anni. Grazie alla qualità del nostro portfolio – 47 brand per 165 etichette – siamo in grado di rifornire i migliori grossisti di bevande, le insegne più rinomate della grande distribuzione organizzata e, da quest’anno, anche i punti di consumo dell’horeca diretta, grazie alla rete capillare di agenzie specializzate presenti su tutto il territorio italiano. Non è un punto d’arrivo, ma la tappa significativa di un percorso iniziato nel 1962 come piccola distilleria e proseguito come specialisti della distribuzione, con una profonda conoscenza del mercato e la solidità strutturale garantita da una disponibilità logistica di 18mila metri quadri”.

Ma quali sono i prodotti che si vendono meglio? Il Gin si riconferma lo spirit best seller, che prosegue la sua crescita vicina al 30% in termini di volumi; bene anche la Vodka con un +25%, mentre si consolida la crescita del Whisky, con un +15%. Il Rum si attesta di poco sopra (+4%) ai volumi del 2021. “In questo ambito rileviamo l’importante balzo di Tequila e Mezcal, che crescono con percentuali vicine al 50% anno su anno, suggerendo che l’interesse del mercato si sta spostando verso questi spirit considerati generalmente più di nicchia”, ha aggiunto Mavolo.

Il 2023 sarà anche l’anno di “Anthology by Mavolo”, la spin off di Mavolo Beverages per il catalogo di prodotti premium e ultra-premium distribuiti in esclusiva per l’Italia. Drinksetter e brand ambassador promuveranno nei locali un catalogo di prodotti di fascia premium, come la linea di toniche Le Tribute, il Gin Amuerte, gli sciroppi Bacanha, il Tequila Don Ramón e il Mezcal Noble Coyote. “Avevamo già da tempo l’idea di esplorare nuove strade sui prodotti di fascia alta e la creazione di questo spin off rientra a tutti gli effetti in una strategia per presidiare il segmento premium che, all’interno del nostro business, sta crescendo a tripla cifra anno dopo anno. Si tratta a tutti gli effetti di veri capolavori liquidi, ma più ancora di questo sono momenti unici d’esperienza che coinvolgono il palato, ma anche la fantasia e la curiosità. Ogni etichetta è un viaggio, un’esplorazione, una scoperta, perché ogni etichetta è stata selezionata individuando in tutto il mondo i produttori e i distillatori dell’eccellenza”.  Anthology by Mavolo ha debuttato al Vinitaly mettendo in primo piano una selezione di esclusive di Champagne per il mercato italiano, tra cui la Maison Jeeper e la Maison Saint-Reol.