di Matteo Bodei | *Consulente del Lavoro iscritto all’albo provinciale di Brescia
La selezione del personale riveste un ruolo sempre più strategico nella gestione aziendale. I lavoratori e le lavoratrici, che rappresentano un costo rilevante nel bilancio di esercizio, possono rendere appagante e unica l’esperienza vissuta dal cliente grazie alla loro accoglienza cordiale, a un servizio impeccabile e alla capacità di gestire gli imprevisti con prontezza e professionalità. Ma quali sono i passi da compiere per creare o estendere la propria squadra?
Definire il profilo professionale
Il processo di selezione presenta diverse fasi, ognuna fondamentale per assicurarsi che l’azienda assuma persone con le giuste competenze, esperienze e attitudini per il lavoro. Per prima cosa, è necessario definire il budget dedicato e, con la massima precisione, il profilo professionale ideale oggetto della nostra selezione.
Il profilo professionale include la formazione e i titoli di studio indispensabili (il c.d. “sapere”), le competenze tecniche e le esperienze pregresse essenziali (il “saper fare”), le attitudini personali e soft skills, come, ad esempio, la capacità di lavorare in team, la puntualità, la gentilezza e la flessibilità (ossia il “saper essere”).
Quale canale fa al caso vostro?
Per trovare i candidati giusti, si possono utilizzare diversi canali, i principali sono l’utilizzo di agenzie per il lavoro (scelta più costosa, ma che garantisce all’impresa risparmio di tempo e maggiori candidature) oppure la raccolta di CV attraverso annunci autoprodotti sul proprio sito aziendale o sui portali dedicati alle offerte di lavoro.
La scelta del canale migliore dipende da diversi fattori e dal risultato che si vuole ottenere. Le agenzie del lavoro offrono un supporto professionale nella preselezione dei candidati, riducendo il carico di lavoro per l’azienda e garantendo un primo filtro qualitativo. Garantiscono inoltre l’anonimato dell’impresa proponente e possono attingere a un proprio archivio di candidati preselezionati.
In alternativa, si può optare per la raccolta di autocandidature attraverso annunci sui siti aziendali o piattaforme specializzate, una scelta che può essere altrettanto efficace, specialmente per attrarre candidati che mostrano un interesse specifico per la nostra realtà lavorativa.
In questo caso, bisogna prestare particolare cura nella stesura dell’annuncio, che deve essere diretto, chiaro, completo nelle informazioni rilevanti, soprattutto riguardo i requisiti da soddisfare e la descrizione dell’attività che si andrà a svolgere, nonché, ovviamente, neutrale e inclusivo. Un annuncio che limita il genere, l’etnia o pone limitazioni e requisiti superiori al necessario, infatti, non solo è contrario alle norme costituzionali, ma è anche un inutile freno alla ricerca perché limita ingiustificatamente il bacino di potenziali candidati.
Selezione e colloqui
Una volta raccolte un numero sufficiente di candidature, il passo successivo è lo screening dei curriculum vitae per individuare i profili più idonei: dopo un controllo formale sull’attinenza dei candidati alla posizione lavorativa offerta (non è raro ricevere adesioni da soggetti fuori target) si procede a una verifica puntuale delle competenze rilevanti, anche con il supporto di una griglia di comparazione tra i vari partecipanti.
I candidati selezionati vengono poi invitati a uno o più colloqui, durante i quali è possibile valutare non solo le loro competenze tecniche, ma anche l’allineamento con i valori aziendali e le attitudini personali. I colloqui, se possibile, dovrebbero essere suddivisi in due o più incontri e condotti da persone diverse. Questo permette agli incaricati alla selezione, contraddistinti da una elevata specializzazione tecnica, di effettuare una ricerca secondo diversi punti di vista e diverse sensibilità.
Dopo i colloqui, possono essere effettuate ulteriori valutazioni attraverso test attitudinali o prove pratiche. Anche in questo caso può essere di supporto una scheda per prendere appunti in modo schematico e fruibile in futuro, nell’ottica di avvio di un progetto di carriera, nonché per acquisire informazioni riguardo l’appartenenza a categorie beneficiarie di sgravi o incentivi, dati utili per il Consulente del Lavoro che dovrà preventivarne il costo e valutare il miglior inquadramento contrattuale.
Chiedetelo al Consulente del Lavoro
Il supporto di un Consulente del Lavoro di fiducia, di fatto, può risultare fondamentale in tutte le fasi di selezione, non solo perché può aiutare a definire i criteri di quest’ultima, scegliere i canali di reclutamento più adatti e condurre i colloqui in maniera professionale ed equa, ma anche perché può consigliare quale tipologia di contratto è più adatta (apprendistato, tempo determinato, a chiamata, part-time ecc.) e preventivare il costo che si sosterrà negli anni futuri per quella risorsa. La selezione del personale nel settore turismo e pubblici esercizi è un processo cruciale e affidarsi a professionisti può garantire un processo efficace e rispettoso delle norme, contribuendo al successo e alla crescita dell’organizzazione.
L’ultimo step
Il Consulente del Lavoro può fornire consigli preziosi anche per l’inserimento e la formazione del nuovo personale, l’inquadramento retributivo, la crescita di carriera della risorsa nel breve e medio periodo, contribuendo a creare un ambiente di lavoro dinamico e sereno.
Individuata e contrattualizzata la risorsa da inserire, l’attività di onboarding si conclude con l’accoglienza. Trascurare questo aspetto potrebbe rivelarsi una leggerezza dal caro prezzo: incomprensioni, disorganizzazione, pregiudizi e freddezza nei rapporti possono indurre una persona con notevoli capacità professionali ad abbandonare il luogo di lavoro nel periodo di prova.
Per una valida accoglienza sono sufficienti alcuni passaggi, a cominciare dall’organizzazione della prima giornata di lavoro della nuova risorsa, predisponendo la postazione di lavoro e tutta la strumentazione necessaria (divisa, dispositivi di sicurezza, attrezzatura, manuali ecc.).
Si accoglie poi fisicamente la persona, con una visita nei locali e nelle varie postazioni di lavoro. In questa fase è importante ricordare brevemente le regole aziendali, soprattutto in tema di orario di lavoro, permessi e benefit aziendali. Da non trascurare, suggerimenti per la pausa pranzo affinché la nuova risorsa possa stringere immediatamente un rapporto anche di amicizia con i colleghi.
Presentare i colleghi, almeno quelli con cui lavorerà, per vincere la timidezza o le barriere dovute a pregiudizio e anticipare le questioni che sarà chiamato ad affrontare nel breve periodo, anche usando alcuni termini tipici del settore, per calarlo meglio nel contesto e dargli la possibilità di comprendere il comportamento e il modo di comunicare dei colleghi.
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