di Chiara Cossu | Situato in zona San Salvario, il D.One è indubbiamente uno dei cocktail bar più interessanti di Torino. Il locale è ben curato, nel suo stile industrial l’attenzione ai dettagli fa la differenza. Meravigliosa è la sala con i salottini, illuminata con luci basse e calde a creare un’atmosfera vellutata. Il banco all’ingresso domina e si fa notare con il piastrellato bianco e nero in frontale, in contrasto con il piano in legno e la bottigliera dai toni più caldi. La drink list è dedicata al libro di Jules Verne “Il Giro del mondo in 80 giorni”, con cocktail strepitosi, ricchi di sfumature complesse e intriganti: la definirei come una miscelazione moderna che sa sfruttare a pieno il classico, impreziosita dall’ingrediente di casa, il Vermouth. Si sente, insomma, la mano esperta, la volontà di arricchire alchemicamente il prodotto rendendolo unico. Ad affiancare il menù c’è poi una sorta di tributo all’aperitivo, e in particolare all’Americano, con una serie di twist dedicati ai grandi pugili, in omaggio a Primo Carnera, detto, appunto, “L’Americano”. Anche il cibo è ottimo: hamburger e tapas meritano di essere gustati. Il D.One è un luogo fresco, conviviale, che esce da schemi impostati, per nulla impettito, gioviale e alla mano. Perfetto per bere un ottimo drink, magari accompagnato da qualcosa da mangiare per passare una bella serata con amici.
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