Un Gin a regola d’arte nell’offerta firmata Pallini

di Giorgia Andrei | Pallini è una distilleria storica. Le sue radici affondano ad Antrodoco, comune al confine tra Lazio e Abruzzo, dove Nicola Pallini, nato nel 1851 a Civitella del Tronto (TE), fonda, nel 1875, l’Antica Casa Pallini. Nel 1922 la distilleria sarà trasferita dal figlio Virgilio a Roma, in centro, e trova il successo con il Mistrà Pallini, un anice che conquisterà negli anni a venire la capitale. Negli anni Sessanta, la terza generazione Pallini, Giorgio e Nicola, spostano la produzione nello stabilimento di Via Tiburtina e iniziano a esportare i prodotti Pallini in America. Dal 2001 alla guida dell’azienda c’è Micaela Pallini, rappresentante della quinta generazione della famiglia. Con un fatturato 2023 di 21,5 milioni di euro, Pallini è presente nei cocktail bar, nella ristorazione e nelle enoteche di tutto il mondo con un’offerta di oltre 100 prodotti che include sciroppi, amari, una gamma di bagne per pasticceria professionale e domestica, liquori e distillati. La sua presenza all’estero è in espansione: nell’ultimo anno ai Paesi di destinazione dei suoi prodotti si sono aggiunti Grecia, Polonia, Francia, Svizzera, Portogallo, Paraguay, Filippine, Cipro e Brasile.

I prodotti di punta

Amaro Formidabile è l’amaro di punta della società, prodotto e imbottigliato negli stabilimenti storici dell’azienda.  Lo scorso anno l’Amaro è stato lanciato fuori dai confini nazionali e ha registrato un aumento delle vendite del 20%.  Prodotto artigianale dal gusto complesso, frutto di 12 botaniche, è ben accolto soprattutto nei paesi del Nord e del Nord Est d’Europa dove la tradizione dei prodotti amari è ben radicata. E per il 2024 l’obiettivo è il suo lancio sul mercato statunitense e su quello tedesco. Un altro prodotto che nell’ultimo periodo ha dato grandi soddisfazioni è invece il Limoncello Pallini, un limoncello premium che si è guadagnato il titolo del più venduto al mondo, con un market share global a valore oltre il 15%.  Realizzato fin dal 1875 con i limoni Sfusato, provenienti esclusivamente dalla Costiera Amalfitana, il Limoncello è un classico che proprio nel 2024 vedrà il restyling della propria bottiglia in vista della celebrazione del 150° anniversario dell’azienda nel 2025.

Premium Gin in primo piano

In occasione del World Gin Day celebrato l’8 giugno, Pallini ha messo sotto i riflettori Ginarte, Premiun Gin Italiano dedicato al mondo dell’arte, in cui “eleganza e bellezza di fondono a botaniche pregiate di antica tradizione toscana”. Il prodotto è una novità distribuita da Pallini e si propone come un Gin versatile e raffinato, ottenuto da 13 botaniche. Alle note principali regalate dalle bacche di ginepro, provenienti dall’Appennino toscano, si aggiungono infatti i sentori di nepitella, cartamo, reseda odorata, robbia e guado di Montefeltro: tutte cosiddette “botaniche dell’arte”, perché impiegate dai più importanti artisti del Rinascimento come pigmenti naturali nella pittura e nella decorazione. Ci sono poi l’angelica, la lavanda, l’ibisco, i fiori di sambuco, i germogli di pino, il pino mugo e gli aghi di pino, che completano l’opera dando vita ad un gin pulito e complesso allo stesso tempo. Il richiamo all’arte è anche nel packaging di Ginarte: con un design essenziale che trascende il tempo, la bottiglia è un simbolo, che celebra la passione per l’arte con un claim, “The spirit of art”, impresso sulla sua superficie.


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